È partito il temibile Censimento 2011. Purtroppo a casa mia l'hanno già compilato e non ho ancora letto tutte le mille mila domande che vengono chieste a noi poveri italici. Quello che mi lascia basito è l'aver strombazzato, in lungo e in largo, che il censimento si poteva fare on-line e poi, il giorno topico dell'inizio, il sito va in tilt. Cavoli, l'Istat sarà da dei mesi che sta preparando tutto, ma fare una prova per evitare problemi d'accesso era troppo difficile? Inoltre ho scoperto che se non si risponde alle domande c'è il rischio di beccarsi una multa tra i 200 e i 2000 euro. A questo punto vorrei sapere chi sono quei geni che rischiano di prendere una multa per fare una cosa mediamente inutile, vorrei davvero congratularmi con loro per questo atto di disobbedienza civile.
P.S.: dopo un po' che ho parlato quasi solo di fisica e di neutrini, era il caso di cambiare argomento. :-)
Evviva il censimento! Finalmente! Meraviglia della statistica, Splendore dell'analisi dati, Baluardo della storia!
RispondiEliminaT.
il sito va in tilt.
RispondiEliminaNon mi stupisce troppo la cosa.
Ti garantisco che mettere in piedi una struttura che possa reggere 500000 contatti contemporanei ci vuole un datacenter dedicato, non bastano un paio di server, giusto per gradire.
Diciamo anche che è anche un po' da matti provare ieri a compilare il tutto quando c'è un mese per compilare.
È come partire il primo weekend di agosto da Milano per andare a Rimini e lamentarsi che si trova coda.
@T.: purtroppo su questa cosa la pensiamo diversamente, tu da demografo incallito ti starai divertendo come un matto. :-)
RispondiElimina@Camicius: effettivamente non ho considerato la solita efficienza italiana: non capisco tutte questa fretta per compilare, tanto di tempo ce n'è (forse la gente aveva paura di dimenticarsi com'era messa casa la sera del 9 ottobre). Mi rendo conto che è possibile mandare tutto in tilt. Speriamo che sia di insegnamento per il censimento 2021.