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venerdì 30 agosto 2013

Quando scrivono di te, ma proprio te, su Wikipedia

E alla fine anch'io sono su Wikipedia. Il fatto che il tizio in questione non sia io è del tutto marginale, ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere il proprio nome sull'enciclopedia web più famosa al mondo?

Quando una notizia ti fa piacere

Oggi il presidente Napolitano ha nominato quattro nuovi senatori a vita: Renzo Piano, Elena Cattaneo e, soprattutto dal mio punto di vista, Carlo Rubbia e Claudio Abbado. Sono legato soprattutto a questi ultimi due nomi per via della mia formazione scientifico e musicale (oltre ad essere laureato in fisica, ho studiato per alcuni anni a Conservatorio) e quindi mi fa molto piacere vedere queste due personalità ricevere un così importante riconoscimento.

E qui parte la mia riflessione: quanti si lamenteranno di queste nomine? Quanti diranno che sono un costo eccessivo per lo Stato?

Perché la capacità dell'italiano medio di lamentarsi di qualsiasi cosa è unica: se i parlamentari sono nominati è un problema, se sono degli incapaci è un problema, se sono della società civile è un problema, se sono dei politici di mestiere è un problema, e via discorrendo. Quindi è normale che si lamenteranno anche per queste nomine per i motivi più stupidi, come per esempio "Quanto ci costeranno?", come se l'unica cosa che conta quando si tratta di parlamentari è il loro costo e non la possibilità da parte loro di poter migliorare le cose facendo risparmiare soldi dove ci sono degli sprechi o facendo proposte di leggi utili alla comunità.

Ma quello che mi preme sottolineare di queste nomine è che le quattro personalità che ho indicato in precedenza sono persone che hanno raggiunti grandissimi traguardi nei loro campi. Invece di lamentarci solo che abbiamo politici che fanno schifo, iniziamo a pensare che è con l'impegno serio che si possono cambiare le cose e dare un po' di prestigio alla propria nazione.

Lamentarsi soltanto senza fare qualcosa di concreto non serve a niente. È una grandissima banalità, ma in questo periodo storico dove il buon senso sembra essere scomparso dalla maggior parte della popolazione è necessario ripetere anche le cose più ovvie e banali.

giovedì 29 agosto 2013

Superquark

Post aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ogni tanto mi chiedo: ma sono ancora l'unico scemo a guardare Superquark (e suoi derivati)? Perché è uno dei pochissimi programmi ben fatti della televisione italiana, dove si cerca di fare informazione scientifica seria (e non come si fa in certe paccottiglie dove si spacciano bufale per verità acquisite) e dove ogni volta si impara qualcosa di nuovo (per dire stasera hanno fatto un interessantissimo documentario sulle piante).

A volte mi sento completamente fuori fase rispetto alla società di oggi. E non è detto che questo sia un male. Purtroppo.

P.S.: tra l'altro ho proprio beccato l'ultima puntata di questa stagione. La devo considerare una botta di sfortuna o un'incredibile scherzo del destino?