Cerca nel blog

lunedì 20 maggio 2013

Un anno fa

Un anno fa a quest'ora avevo una paura boia. Il 20 maggio dell'anno scorso, poco dopo le quattro del mattino, un'allegra scossa di terremoto di magnitudo poco inferiore a 6 ha fatto tremare tutta l'Emilia e parte della Lombardia e del Veneto. Un anno dopo il ricordo è ancora fresco e indelebile.

La ricostruzione (per quanto possibile) procede, anche se vedere il centro di San Felice sul Panaro come se il terremoto fosse appena capitato fa male; vedere la Rocca che sta a malapena in piedi ti fa stringere il cuore. Ma vedere che nella zona di Medolla e Mirandola stanno cercando di ricostruire tutti i capannoni industriali per far tornare tutto come prima ti dà un minimo di speranza, ti fa capire che non è tutto fermo e che si sta cercando di tornare alla situazione precedente quel sisma. È un bel segno di forza e vitalità di questa zona.

Quello che però ti rimane impresso dopo un anno è che ancora al minimo tremore, al minimo rumore, pensi sempre possa essere una scossa di terremoto. Puoi anche essere la persona più razionale e scientificamente preparata del mondo, puoi sapere tutto della tettonica a placca e di ciò che comporta, puoi sapere tutto della sismicità della zona in cui vivi e a quali tipi di movimenti tettonici è sottoposta, ma la paura di una scossa di terremoto ti rimane sempre impressa, non si cancellerà più. L'unica cosa che mi tranquillizzava l'anno scorso era andare al Cineca, perché ero un po' più lontano dalle zone più colpite, mentre quando mi mettevo a letto avevo talmente tante suggestioni che sentivo scosse anche quando non c'erano.

Dopo un anno tutto questo ti rimane. E probabilmente non se ne andrà più via.

Nessun commento:

Posta un commento

Per un corretto uso dei commenti e per usare alcuni caratteri speciali (tipo corsivo o grassetto) date una letta qui.