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venerdì 20 gennaio 2012

Sul copyright e dintorni

Tra l'oscuramento di alcuni siti web contro la proposta di legge SOPA del congresso statunitense e la chiusura di Megaupload, la questione del diritto d'autore su internet è tornato prepotentemente alla ribalta. Non voglio approfondire queste due notizie in particolari, ma mi piacerebbe aprire un dibattito con quelli che seguono questo piccolissimo blog su quanto concerne il copyright e il suo sfruttamento sulla rete.

La mia idea è che sia assolutamente legittimo avere il diritto d'autore nei vari ordinamenti giuridici (lo metto subito in chiaro perché conosco gente che vorrebbe abolirlo di sana pianta), però quello che non mi convince è come viene sfruttato un determinato prodotto su internet da parte delle grosse (e a volte grossissime) case editrici/discografiche/cinematografiche. Ok, diciamo subito che il tutto iniziò malissimo con Napster, ma le famigerate major dopo quella esperienza non hanno capito subito le potenzialità mostruose che ha internet per quanto riguarda la commercializzazione di un prodotto? Infatti la prima che ci è arrivata è stata Apple con iTunes Store e ha fatto su un sacco di soldi, lasciando alle major con un pugno di mosche (comunque tanta grana, ma meno di quanto avrebbero guadagnato se avessero fatto per conto loro). Ma cavoli, il loro unico obiettivo è fare sempre più soldi e quando hanno l'opportunità se la lasciano sfuggire dal primo Steve Jobs di turno? Perché la pirateria e la violazione del diritto d'autore sistematica si è diffusa anche perché non si riescono ad offrire (e in passato non c'erano proprio) alternative legali per vedere certe serie TV o i film appena usciti.

Il problema della pirateria e che non sempre la qualità del prodotto è garantita: il film è in qualità bassa, se non bassissima, l'audio non è sempre perfetto, e a volte è fuori sincro, e ci vuole spesso parecchio tempo per avere il file completo. La gente, se c'è qualità, la premia: se, per fare un esempio a caso, la Fox facesse vedere in full HD le sue ultime produzioni cinematografiche in streaming o permettendo di scaricare legalmente a un prezzo ragionevole (che so 5 euro) tramite uno store opportunamente gestito, la gente non accorerebbe in massa a scaricarsi l'ultimo film? Perché se ci si pensa una famiglia media, facciamo di 4 persone, che vuole andare tutta insieme al cinema meno di 30 euro non li spende. Così facendo il guadagno è duplice: la famiglia risparmia perché compra un film una volta sola e lo può guardare comodamente da casa con la massima qualità possibile e sul proprio PC, mentre la Fox, o chi per lei, può sfruttare un mercato dalle potenzialità elevate senza intaccare il mercato del cinema. Perché se ci pensate, nonostante la pirateria, i cinema ci sono ancora e la gente i film li va a vedere (questo tema meriterebbe un discorso a parte, perché ormai ci sono solo delle multisala nelle grandi città, ma comunque mi è capitato di trovare cinema stracolmi e con delle promozioni furbe per invogliare ad andare al cinema nei giorni feriali).

Quello che hanno capito molti di quelli che bazzicano internet, ma sembra che invece i capoccia delle major sembrano lungi dal comprendere, è che moltissimi utenti comprerebbero prodotti in maniera legale se ne avessero l'opportunità, ma non lo fa perché non ne ha occasione. Poi ovviamente ci saranno quelli che continueranno a piratare anche se il film costasse 10 centesimi, ma perché non dare occasione di fare acquisti legali a chi vuole?

Ok, l'ho tirata troppo per le lunghe, lascio spazio a chi vuole partecipare a questa discussione!

5 commenti:

  1. Ma in America questo prodotto esiste gia` e si chiama netflix. Paghi 9$ al mese (se non vado errato) e guardi quello che vuoi (film, serie tv etc) quando vuoi tu (c'e` la selezione) e in FullHD.

    In Europa non e` ancora approdato perche` ci sono leggi di 50 anni fa che non permettono queste cose. Ci stanno lavorando sopra quelli di netflix ma non so quanto.

    Salot
    L'olandese

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    1. Infatti non mettevo in dubbio l'esistenza di siti terzi di questo tipo (ad esempio io conosco questo che è addirittura gratis, ma funge solo negli USA, ci vorrebbe un buon proxy ma non credo sia alla portata di tutti questa operazione), quello che mi chiedo è perché non lo facciano direttamente le major: se li tira farlo per pigrizia cavoli loro, io ho proposto un modo per fare soldi facili (e anche molti). :-)

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  2. La vera pirateria è quella delle major che fanno pagare a caro prezzo i cd e i dvd.

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    1. È vero che i prezzi per vari prodotti sono elevati, però sono sicuro che appena una si accorgerà che si può vendere molto di più abbassando un pelo i prezzi e iniziando a vendere sistematicamente tutto su internet, tutte le altre la seguiranno a ruota. Vediamo se questo accadrà oppure no.

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  3. E il discorso che tu fai non vale solo per le ultime produzioni, ma anche per vecchie serie.
    "Un mio amico" voleva ACQUISTARE i DVD di una sitcom degli anni 70 nella versione italiana. L'ha cercata su tutti i siti che vendono DVD senza successo. Non è che fosse costosa, proprio non c'era. Alla fine ha scoperto che l'intera serie era disponibile su emule e credo che l'abbia scaricata (pirata! pirata!) da lì...

    Con il copyright c'è poi un altro aspetto che spesso si tralascia. Ritengo anch'io che il copyright sia giusto, ma non ritengo che debba essere trasmesso di generazione in generazione per l'eternità. Questo invece è quanto di fatto si sta verificando. Nel corso degli anni la durata del copyright è stata più volte estes: ora nella legislazione USA siamo arrivati a 120 anni dalla pubblicazione e non mi stupirei se tra 5-10 anni ci sará una nuova estensione di 5-10 anni.

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