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lunedì 12 settembre 2011

Economie emergenti in chiave ironica

Dopo il successo straordinario del precedente post riguardo l'economie in crisi, torno sull'argomento per analizzare la situazione di alcune nazioni che stanno cavalcando alla grande l'onda della crisi globale:

  • Cina: il dragone sembra non fermarsi mai. L'unione perfetta tra comunismo e capitalismo (che potremmo chiamare "comunilismo" o "capitunismo") sta portando a nuove e mai immaginate vette di ricchezza per il popolo della Grande Muraglia. Che poi il prezzo da pagare sia solo una piccola restrizione della libertà di sapere cosa succede nel mondo è nulla in confronto al fatto che finalmente la stragrande maggioranza dei cinesi potrà gustare il Parmigiano Reggiano. Inoltre possiedono 1160 miliardi di dollari in bond statunitensi, quindi se volessero potrebbero diventare ancora più schifosamente ricchi. Chissà quanto ci metteranno a prendere questa terribile decisione.
  • Brasile: sta facendo grandi passi avanti soprattutto grazie a due fattori: la produzione di bioetanolo e l'esportazione di calciatori. Se il bioetanolo può però portare a qualche effetto collaterale, come l'aumento del prezzo dei cereali nei paesi più poveri, l'esportazione di calciatori può alzare il livello medio dei campionati mondiali. Sai te che soddisfazioni.
  • India: è sulla buona strada, può emulare il suo vicino cinese: abitanti sempre in aumento (tra poco sorpasserà proprio la Cina), disuguaglianze sociali fortissime e, soprattutto, livelli altissimi di corruzione. Questa è la ricetta perfetta per diventare la prima potenza mondiale; se ci sta riuscendo la Cina, come può non riuscirci l'India?
  • Russia: gli ormai ex comunisti (talmente ex che il nostro giovane premier è diventato amicone di un'ex membro del KGB, quando si dice la coerenza) si sono sdoganati a tal punto da potersi arricchire in maniera smisurata. Questo arricchimento è stato favorito dalla presenza di grandi giacimenti di gas naturale; infatti quando si alzano con la luna storta, i buonissimi amici russi ci minacciano di chiudere gli approvvigionamenti di gas, lasciandoci così al freddo. È proprio così che si comportano gli amici: non si aiuta chi è in difficoltà, ma si fa di tutto per complicare l'esistenza al prossimo. Una logica che non fa una piega.
  • Arabia Saudita: grazie ai petrodollari potranno costruire un palazzetto alto solo un chilometro. Riprendendo una recente pubblicità televisiva, dovevano fare molto di più, perché un chilometro è troppo poco, anche perché spenderanno soltanto 1,2 miliardi di dollari. Insomma, se vogliono far girare davvero tutta l'economia mondiale, devono impegnarsi di più e casomai chiamare qualche disoccupato del Primo Mondo; cos'è devono tenersi tutti i guadagni per loro? Siamo mica matti!
  • Qatar: è il paese con il PIL pro capite più alto al mondo e nessuno ne parla. Organizzerà i mondiali di calcio nel 2022, ma sembra una cosa strana solo perché ci saranno 50 °C all'ombra. Insomma si vuole sempre e solo parlare male di questo piccolo stato del Medio Oriente. Secondo me c'è un grande complotto dietro a questa storia. Solo noi di Boyager potremo scoprirlo!
  • Wendell Berry, contadino del Kentucky: ho scoperto che c'è un contadino del Kentucky che è poeta e intellettuale. Buon per noi, almeno non tutti stipulano mutui subprime.
In pratica dobbiamo rassegnarci all'evidenza che ci sarà qualcuno che sarà messo meglio di noi e che sguazza nell'oro. Quindi mettiamoci l'animo in pace, se no rischiamo solo di farci del male invidiando queste fior fior di nazioni.

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